11-04-2018

Botulismo: colpa del pesto di fiori di zucca?

Fatto in casa? Artigianale? Non sempre sinonimo di qualità alimentare. Soprattutto se la conservazione non è idonea. Il botulismo è una spiacevole conseguenza.

Due casi nell’empolese per botulismo di natura animale. Diagnosi accertata e terapia avviata. I pazienti sono sotto controllo e il decorso clinico è positivo. I due coniugi hanno accusato sdoppiamento visivo, secchezza alla gola, debolezza muscolare, difficoltà ad esprimersi con il linguaggio. I sintomi si sono manifestati con tempi e modalità diverse.

Di solito il botulismo è legato all’azione di una neurotossina partorita da un microrganismo che opera su alimenti non conservati o trattati correttamente. Spesso di tratta di prodotti artigianali o fatti in casa, poco curati in fase di confezionamento. Sul banco degli imputati sale il pesto ai fiori di zucca dell’azienda agricola Signorini Maurizio di Santa Maria a Monte, prodotto acquistabile nei mercatini toscani, con scadenza a fine anno. L’Asl invita i possessori delle confezioni a non consumarlo e consegnarlo al Dipartimento Prevenzione della sede più vicina. Buona norma è non alimentarsi con prodotti conservati in contenitori con coperchi che non sigillano alla perfezione o in presenza di odori sgradevoli.

Autore: Dr. Moriani Sergio