11-01-2018

La salmonella batte un colpo

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AUTORE: Dr. Sergio Moriani

I consumatori europei erano convinti che la salmonella non fosse più un problema. Non è così. Il rapporto annuale sulle zoonosi pubblicato il 12 dicembre 2017 dall’Autorità per la Sicurezza Alimentare Europea (Efsa) smentisce la loro sicurezza. I dati segnalano una pericolosa inversione di tendenza: se dal 2007 i casi di salmonellosi erano in calo oggi registrano un preoccupante aumento. I dati riguardano 28 paesi dell’Unione e l’anno 2016.

I casi di malattia veicolata da alimenti sono in modesto incremento: 4.786 nel 2016, 4.362 nel 2015. Salmonella enteritidis, la specie più diffusa di salmonella, costituisce il 59% dei riscontri nell’Unione. Sul banco degli imputati salgono il consumo di uova, prodotti che ne fanno uso, carne di pollo. Nel 2016 un sesto dei casi di infezioni alimentari è imputabile alla Salmonella enteritidis. Più in generale si rileva che il 22,3% dei casi di malattia da alimenti è causato da Salmonella spp, in aumento dell’11,5% rispetto al 2015.

La notizia è apparsa il 3 gennaio sul quotidiano il Giornale di Sicilia. In un’azienda di Motta Sant’Anastasia, in provincia di Catania, è stato identificato il batterio della Salmonella Enteritidis. Le analisi effettuate dall’Istituto Zooprofilattico Sperimentale della Sicilia, nell’allevamento di galline ovipare, hanno costretto il sindaco Anastasio Carrà a firmare un’ordinanza con cui si vieta la movimentazione in entrata e uscita degli animali dal capannone. Oltre 10.000 capi sono positivi al batterio e dovranno essere abbattuti entro 15 giorni dalla data di notifica. La stessa ordinanza indica il comportamento da adottarsi per le uova prodotte dopo il 22 dicembre 2017, l’introduzione nel complesso di nuovi esemplari, lo smaltimento di quelli morti. In caso di inadempienza si rischia la denuncia penale. Il danno economico dell’azienda è evidente ma la salute pubblica è bene supremo.

I dati emersi dall’indagine Efsa e i fatti di casa nostra certamente non lasciano sereni. Non si può abbassare la guardia e trattare con sufficienza un pericolo subdolo, anche se la sensibilità del legislatore e degli operatori economici è migliorata nell’arco del tempo. I consumatori, quelli dell’Unione Europea in modo particolare, sono tutelati e gli enti preposti al controllo fanno il loro lavoro. Negligenza e avidità spingeranno sempre qualcuno ad ignorare la norma ma saranno isolati e i criminali ostracizzati. I consumatori devono agire con consapevolezza e buon senso ma comunque fiduciosi nel sistema.