01-03-2018

Il ricco mercato delle frodi alimentari

Pubblicato il rapporto dell’ispettorato del ministero delle Politiche agricole sulla sicurezza alimentare nel 2017: nonostante l’attività di contrasto l’adulterazione, la contraffazione e l’assenza di tracciabilità colpiscono circa un quarto degli operatori del settore agroalimentare.

Il prodotto italiano piace, anche all’estero, soprattutto ai lestofanti. L’italian sounding muove interessi economici in tutto il mondo e sottrae profitti ai veri produttori nostrani. Il campionario è davvero ricco: il formaggio Parmesan, il prosciutto di Parma prodotto in Cina, la mozzarella di bufala italiana realizzata su suolo americano. La casistica non si ferma qui. Non mancano le contraffazioni delle certificazioni di qualità Dop, Igp, Igt. 615 prodotti sono stati rimossi dai grandi mall delle vendite online. Lo scorso anno si sono registrati sul nostro territorio 90 milioni di Euro di sequestri, su 50.000 controlli sono risultati irregolari il 26,8% degli operatori, il 15,7% dei prodotti e il 7,8% dei campioni. Anche in casa nostra non mancano etichette non conformi, biologico non tale, mancata tracciabilità, produzioni fuori disciplinare.

Particolare attenzione è posta alla Terra dei Fuochi, che investe 57 comuni del territorio campano. Fortunatamente il tasso di irregolarità è al di sotto della media nazionale.